"E di colpo percepisce in quella dichiarazione una minaccia. Qualcosa che si avvicina dalla parte del mare. Qualcosa che avanza trascinato dalle nubi scure che attraversano invisibili la baia di Acapulco."
Roberto Bolano, (da Ultimi crepuscoli sulla terra; Puttane assassine)

lunedì 9 luglio 2012

Acqua buia, di Joe R. Lansdale, Einaudi editore, Stile Libero

L'ultimo libro che ho letto di Joe R. Lansdale è stato Tramonto e polvere, un buon libro, ma non all'altezza de La sottile linea scura che, a sua volta, pur essendo un libro notevole e peraltro godevolissimo, non era all'altezza di Sotto gli occhi dell'alligatore (poi ristampato da Fanucci col titolo In fondo alla palude), a mio parere il suo miglior libro. Fino a questo Acqua buia. Prima, invece, sono uscite, per lo più per Fanucci, una serie di pubblicazioni di valore onestamente non eccelso, anche per generi di nicchia come il western o la fanstascienza. Tra l'altro anche Einaudi, di solito attenta alla qualità delle uscite, ha messo in commercio un paio di titoli di Lansdale che si possono tranquillamente rubricare come "senza infamia e senza lode". E' il problema degli scrittori di razza: se abituano bene il proprio pubblico, non possono far altro che lavorare sempre al massimo livello per non scontentarlo.Questo Acqua buia (titolo originale Edge of the dark water) non tradisce le attese: ci riporta nel Texas della Grande Depressione, dove razzismo, sessismo e violenza sono pane quotidiano, e dunque accettati come normale accessorio della vita, come un balzello da pagare per ottenere il diritto stesso ad essere vivi, per quanto tempo, poi, quello è tutto da vedere. Il Texas, e quel dato periodo della storia americana, sono il luogo ed il tempo prediletti da Lansdale per intrecciare le sue storie e, se è vero quanto sostiene Juan Rulfo, vale a dire che per raccontare una storia bisogna "creare" il personaggio, "creare" l'ambiente nel quale il personaggio si muove e "creare" il linguaggio attraverso cui il peronaggio si esprime, Lansdale è un vero maestro della narrazione, e il suo Texas, povero, poverissimo e crudele fino agli estremi, ma anche capace di un'ironia maschia e feroce, e gli anni della Grande Depressione, sono gli elementi fondamentali per ricreare un universo all'interno del quale il lettore si muove da subito con grande agilità. Lo stile è inconfondibile, ogni frase, ogni paragone porta in sè qualche elemento che caratterizza istntivamente i luoghi nei quali si svolge la storia; spesso si tratta di figure retoriche che utilizzano pietre di paragone basse, oggetti quotidiani, animali e piante, iperboli spesso volgari e sempre ironiche. I dialoghi sono al vetriolo e l'amalgama narrativo scorre in maniera estremamente piacevole, rimanendo però sempre dalle parti della Letteratura, senza mai scadere nella sciatteria. Ora veniamo ai personaggi. Acqua buia è un romanzo corale i cui protagonisti sono tre ragazzini e una donna, ma chi narra gli eventi è la voce di una sola di essi, Sue Ellen, un sedicenne bianca che vive lungo il fiume Sabine, povera in canna, con un padre con sinistre tendenze all'alcolismo, alla violenza ed alle molestie sessuali. La donna che si unisce all'avventura dei tre ragazzi è la madre di Sue Ellen, che vive chiusa nella sua stanza, lontana da tutto e da tutti, intossicata da certi toccasana che, per lei, altro non sono che droghe. Gli altri due protagonisti sono Jinx, una adolescente nera terribilmente sboccata e Terry, un ragazzino omosessuale dalla faccia d'angelo e dai modi stranamente garbati se si considera l'ambiente nel quale è costretto a vivere. Pescando col padre e con lo zio, Sue Ellen e il suo amico Terry incappano nel cadavere di una loro amica, May Linn, che affiora dalle aque buie del Sabine ormai gonfia e con le caviglie assicurate ad una vecchia macchina da cucire. May Linn era bella, vanitosa, consapevole e felice di essere bella, e nutriva il sogno di andare ad Hollywood a fare l'attrice, e non ne faceva segreto con nessuno. I tre amici, un po' per lealtà nei confronti dell'amica ed un po' per fuggire ad una realtà squallida che li schiaccia e rischia di renderli, col passare del tempo, dei personaggi abbrutiti come i loro genitori e come la maggior parte degli adulti del luogo, decidono di bruciare il corpo di May Linn e viaggiare fino ad Hollywood per poi disperderne le ceneri lungo le vie della Mecca del cinema. S'imbatteranno in una mappa, si approprieranno di soldi rubati, fuggiranno dalle loro vite con alle calcagna genitori (violenti, alcolizzati, maniaci), zii (violenti, alcolizzati, maniaci), un agente psicopatico ed un personaggio che, se esistesse davvero, non potrebbe essere altro che l'incarnazione stessa del male, Skunk, un nero enorme - puzzolente - che taglia le mani delle proprie vittime e gioca con loro prima di spedirle nell'aldilà. Come in ogni racconto di Lansdale, la distinzione tra bene e male è la vera protagonista delle sue storie, ed anche in questo caso il succo non cambia. Il punto di vista è quello di tre adolescenti disagiati, che oggi si direbbero borderline, che ribellandosi al brodo culturale nel quale sono immersi e cercando un altro orizzonte lungo il quale vivere danno il via ad un tipico romanzo di formazione e d'avventura in cui i temi tipici della fiaba e del mito sono perfettamente inseriti nei luoghi e nei tempi prediletti dall'autore. Quando finalmente giugneranno al termine del loro viaggio, niente sarà più come prima, e nessuno di loro sarà più lo stesso: il fiume Sabine li avrà cambiati. Avventura, riflessione sul bene e sul male, mostri da combattere e paure da vincere mescolati in un racconto che è un inno alla ferocia della vita, all'imbecillità che permea l'essere umano, specie se adulto, ed alla speranza di poter cambiare il proprio destino, anche nel Texas, anche durante la Grande Depressione, anche se si è neri, od omosessuali, o poveri in canna.
  Un Joe Lansdale finalmente di nuovo al massimo delle sue possibilità, ed è una bella notizia, e questo, se mi posso permettere di consigliarlo, è un libro da non perdere.

Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come Ray Bradbury e Fredric Brown. E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans). Ha svolto diversi lavori dal contadino al buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel gennaio del 1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense Systems è uno stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato:  Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore (Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato oscuro dell'anima (The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico (Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo “Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999, Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci, Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep, 2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden, 2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD, Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.

  Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.

Poi ci sarebbe da parlare, e anche a lungo e possibilmente non a sproposito (cosa non sempre facile), della serie di Hap e Leonard, due fra i personaggi più riusciti ed assolutamente indimenticabili del giallo letterario degli ultimi anni (assieme all'ispettore Mendez di Gonzalez Ledesma), ma questo argomento sarà bene trattarlo in altro post.

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